Cersaie è l’appuntamento internazionale più importante al mondo per chi si occupa di design delle superfici, ceramiche e altri materiali. Il Salone Internazionale della Ceramica per l'Architettura e dell'Arredobagno, giunto alla sua 41esima edizione, ha appena avuto luogo a Bologna, dal 23 al 27 settembre 2024 e ho avuto il grande piacere di essere stato coinvolto in un ambizioso progetto di accostamento fra ceramiche e fotografia.
Quando il noto brand ermesaurelia mi ha contattato per una possibile collaborazione, discutendo con il team ho subito capito che quella del Cersaie sarebbe potuta essere una grande occasione per mescolare forme d'arte, con la possibilità di comunicare al pubblico un messaggio unico, indelebile.
Il progetto al quale abbiamo lavorato, chiamato "Unseen", è un percorso che invita a guardare dentro
noi stessi, a connetterci con l’essenza più pura dell’esplorazione. Qui, ceramica e fotografia si riflettono l’una nell’altra, diventando specchi di emozioni, intuizioni e ricordi.
Quando ermesaurelia mi ha presentato le quattro nuove collezioni ceramiche, i colori e le superfici mi hanno riportato alla mente alcune sensazioni provate durante i miei viaggi in solitaria nei luoghi più remoti ed incontaminati del Pianeta.
È così che i prodotti ceramici di ermesaurelia, ricchi di dettagli grafici e materici, diventano specchio delle mie fotografie.
Qui sotto trovate un breve video trailer apparso online nei giorni precedenti l'esposizione.
La fiera ha visto la partecipazione di circa 100mila visitatori provenienti da tutto il mondo, più di 600 espositori e più di 800 giornalisti presenti per uno spazio espositivo di circa 150.000m².
Passeggiare fra i magnifici stand mi ha dato l'opportunità di toccare con mano la bellezza dei materiali e delle lavorazioni, di conoscere persone interessanti e stimolanti, di intavolare discussioni, presenziare a conferenze o più semplicemente di sentirmi parte di un grande organismo pulsante che, per quattro intensi giorni, ha emanato energia e diffuso ondate di vitalità e creatività.
Quattro mie immagini, stampate su carta fine art delle dimensioni di 120x60cm, sono state affiancate a quattro materiali estratti delle nuove collezioni ermesaurelia.
Una quinta immagine invece, intitolata "The Vessel", ha rappresentato la vera anima del booth progettato dall'architetto modenese Bruno Cavani: una stampa colossale realizzata su supporto Mambo delle dimensioni di 826x375cm.
La fotografia è stata stampata su un telo tensionato su telaio in MDF sagomato (MDF ossia medium density fibreboard, è un pannello composto in fibre di legno pressato con colle e resine ad alte temperature). La gigantografia è stata poi retroilluminata con barre a led (moduli da 120cm). 14,4w/metro, luci 4000k con alimentatori dimmerabili.
Sono tutti dati tecnici e numeri che non possono spiegare che cosa significhi trovarsi dinanzi a una fotografia così immensa, tridimensionale, così viva e reale! Una forte emozione per me, è stato come piombare di colpo nell'altipiano della Puna argentina ancora una volta, bucando quella tela e partendo in esplorazione fra le rocce bianche di pomice vulcanica.
Non posso ricordare con esattezza la scala del territorio e di quelle pietre ma vi posso assicurare che si avvicinava molto a quella della stampa d'ingresso!
Gli specchi, sapientemente montati tutto attorno al booth e nel corridoio d'ingresso, hanno rappresentato la marcia in più del progetto di Cavani (peraltro vincitore, per il terzo anno consecutivo, del premio ADI Booth Design Award per uno dei suoi progetti), facendo immergere il visitatore sì nelle bellezze del paesaggio argentino rappresentato in fotografia ma anche in un ambiente ambiguo, quasi psichedelico direi (basta osservare il video qui sotto!).
I richiami al mondo dell'arte e non solo erano tangibili: dalle macchie di Rorschach utilizzate in psicologia, ai quadri enigmatici di Escher, per poi arrivare alle caleidoscopiche visioni della celeberrima band inglese Pink Floyd. Quando la creatività di più persone collide, quello che nasce può essere solo un qualcosa di unico ed irripetibile.
Venite ora a farvi una passeggiata di 3 minuti nello stand e per i corridoi del Cersaie 2024:
Voglio ringraziare il gruppo Gresmalt, ErmesAurelia (in particolar modo Andrea, Gabriella, Giacomo), l'architetto Bruno Cavani, Elisabetta e Monica, gli stampatori, gli artigiani e tutti coloro che ho avuto la fortuna di conoscere e che hanno reso possibile questo straordinario connubio tra ceramica e fotografia.
Grazie di cuore anche alla mia compagna Fede.
Per concludere vi lascio qualche immagine del magnifico stand ermesaurelia che ho avuto il piacere di fotografare dopo la chiusura serale della fiera e altre immagine varie della nostra indimenticabile esperienza al Cersaie 2024.
Andre
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