Oggi ho accompagnato un bruco per 20 minuti della sua vita.
Incontrato su una pista ciclabile, con andatura rettilinea e lentissima attraversava la striscia d’asfalto diretto chissà dove. Qui transitano diverse biciclette in pieno giorno e la sua morte era quasi assicurata, allora come un vigile urbano ho cominciato a seguire la sua andatura occupando lo spazio in modo che nessuno lo investisse.
Ad un tratto ho deciso di provare ad aiutarlo caricandolo su una foglia autunnale prematuramente caduta, solamente che al primo contatto il bruco bicolore si immobilizza, fingendosi morto.
10 secondi, 20, 30, ancora immobile.
Riprende infine la sua marcia che assomiglia all’attraversata di un infinito oceano e dopo 20 minuti supera i tre metri scarsi di larghezza della pista!
Ora è libero di vagare tra sassolini, fili d’erba e altri ostacoli a lui famigliari.
Lo saluto ringraziandolo per l’esperienza, mi sento bene!
Andre
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