Come sapete sono sempre stato attratto da luoghi remoti e spesso fuori dal comune.
Ero venuto a conoscenza della "Porta dell'Inferno" molti anni fa ma, nonostante la mia smania di scoperta e la grande passione per l'esplorazione, mai avrei pensato di recarmi in Turkmenistan appositamente per Darvaza, uno dei luoghi più singolari e spaventosi mai visti, una vera e propria visione post apocalittica! Federica e io, dopo un bellissimo viaggio culturale in Uzbekistan alla ricerca degli antichi sapori lungo la Via della Seta, abbiamo deciso di farci portare nel cuore dell'arido deserto del Karakum, uno dei più grandi e sconosciuti al mondo. Dopo lunghe ore sulle strade dissestate del paese più assurdo che abbia visitato negli ultimi anni, fra buche, dune di sabbia e dromedari, abbiamo raggiunto quell'enorme cratere che brucia costantemente con l'ira di mille fiamme, notte e giorno!
La voragine si formò nel 1971 durante una perforazione sovietica alla ricerca di gas naturale. A causa di calcoli geologici non troppo accurati, l'operazione causò il collasso del terreno, con la formazione di un'immensa voragine. La riserva di metano presente nel sottosuolo cominciò a disperdersi drammaticamente nell'aria. Gli scienziati, per prevenire la dispersione di gas tossico e limitare quindi i danni, decisero di appiccare fuoco al gas, aspettandosi che si esaurisse in pochi giorni o al massimo settimane. Le loro previsioni non si rivelarono tuttavia corrette e il gas ha continuato a bruciare ininterrottamente per più di cinquant'anni e continua a farlo anche oggi!
Il cratere, del diametro di circa 70 metri e una profondità di circa 30 metri, è uno dei luoghi più singolari del pianeta e ammirare/ascoltare le sue fiamme (soprattutto al buio o appena dopo il tramonto) rappresenta un'esperienza unica.
Affacciandosi si ha proprio la sensazione di essere a un passo dall'Inferno...
Dopo il tramonto, i ragni vengono attratti dal suo impressionante bagliore e ipnoticamente strisciano verso una morte infuocata. Uccelli che non si sa bene da dove provengano, sembrano divertirsi a volare sopra questo anello di fuoco, forse facendosi sospingere dalle esalazioni (?). Al mattino presto, poco prima dell'alba, un branco di dromedari traccheggia a pochi metri dal baratro attratti da chissà cosa...
Darvaza emana un potere magnetico. Potentissimo.
Pensare che quelle fiamme bruciano ininterrottamente da prima che io nascessi (abbondantemente prima in realtà) mi mette i brividi.
Nonostante le suggestioni, questo chiaramente non è l'Inferno ma un'enorme buca incendiata dagli ingegneri sovietici. Durante la sfortunata trivellazione, una piattaforma probabilmente cedette e sfondò una gigantesca caverna sotterranea di gas naturale, formando appunto questo ambiente surreale.
Il calore, quando ci si trova sottovento, è sopportabile solo per pochissimi secondi (con temperature che raggiungono i 55/60°C).
Il rischio di ustione elevato. Ci sono centinaia di piccole fiamme tutt'intorno ai bordi e scendendo verso il centro. In corrispondenza del centro ci sono invece due grandi bagliori, probabilmente è lì che si trovava il foro della piattaforma di perforazione per l'estrazione del gas naturale. Bruciare gas a vuoto 24/7 non è sicuramente una bella cosa nonostante lo spettacolo sensoriale che Darvaza offre.
Nel 2022, Gurbanguly Berdymukhamedov, allora presidente del Turkmenistan, è apparso in televisione comunicando ai funzionari di spegnere le fiamme infernali, affermando che il cratere artificiale "influisce negativamente sia sull'ambiente che sulla salute delle persone che vivono nelle vicinanze" (in realtà molto poche e non così a ridosso del cratere).
Ha aggiunto: "stiamo perdendo preziose risorse naturali per le quali potremmo ottenere profitti significativi e usarle per migliorare il benessere del nostro popolo", e ha incaricato i funzionari di trovare una soluzione per spegnere il fuoco. Il realtà pare che non ci sia l'intenzione di estrarre il gas semplicemente perché il gioco non vale la candela. I costi per le estrazioni sono elevatissimi, si parla di milioni se non decine di milioni di euro e la quantità di risorse che quel suolo specifico offre non giustificano un'operazione massiccia per potersi accaparrare quel "poco" gas.
Spegnere queste fiamme non sembra proprio un gioco da ragazzi, sotto tutti i punti di vista. Questo strano e disastroso errore umano è destinato a illuminare le notti ardenti del deserto del Karakum ancora per molti anni, decenni? O forse più? Non è dato sapere.
Qualche curiosità sul Turkmenistan:
la nazione è ricoperta per quasi l'80% da deserto (il Turkmenistan ha una superficie di quasi mezzo milione di km quadrati, contro i 300.000 circa dell'Italia, per avere un raffronto).
il Turkmenistan è uno degli stati con maggiori riserve di gas naturale al mondo.
secondo diverse statistiche è tra i 10 paesi meno visitati al mondo, con 14.438 turisti registrati nel 2019. Ha appena riaperto ai turisti nel 2023.
I tappeti turkmeni sono rinomati per la loro qualità e i loro disegni intricati (presenti anche nella bandiera che vedete qui sopra).
Si dice che la bandiera turkmena sia la più dettagliata al mondo!
Il paese ha avuto un Presidente a vita, Saparmurat Niyazov (anche noto come Türkmenbaşy), che ha governato per 21 anni. Un vero e proprio dittatore folle (vi racconterò qualcosa su di lui in un altro articolo).
La capitale, Aşgabat, detiene diversi record mondiali Guinness, tra cui quello per la maggiore densità di edifici in marmo bianco al mondo.
Se qualcuno di voi avrà la "malsana idea" di raggiungere questo luogo estremamente remoto finché esiste, mi faccia sapere. Sono esperienze che lasciano a bocca aperta e che fanno crescere.
Ci vediamo presto nel mondo,
Andre
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