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Immagine del redattoreAndrea Pozzi

Ingresso in un mondo incantato

Si trattava della mia primissima visita invernale nella Lapponia finlandese. È molto difficile per me esprimere le emozioni provate in quell'occasione: una quantità di neve impressionante, temperature che oscillavano dai -15°C ai -35°C, completa solitudine, infinite notti trascorse in auto (dopo tentativi fallimentari di dormire in tenda, non avendo un'attrezzatura all'altezza della situazione avrei rischiato l'ipotermia). Sì, sono masochista. Mi piace sentire la natura per quella che è. Se fa freddo voglio avere freddo. Non utilizzo scaldini per mani e piedi perché quella del gelo intenso è una sensazione che vorrei raccontare, non evitare.

La super luna di fine gennaio e i cieli sgombri si prodigavano a scolpire per me un paesaggio che mai, nella vita, avrei pensato di poter testimoniare. Il ghiaccio ghermiva le conifere della taiga e il peso di ghiaccio e neve andava a piegare quelli che in inverno non sono più alberi ma creature inquietanti.

Mentre camminavo nel silenzio più totale notai un albero ricurvo che ricordava una sorta di porta di ingresso in un mondo incantato...una porta che mai varcai. Mi limitai ad osservare, a fotografare, nell'intento di non intaccare con le mie impronte quel mondo così straordinario e intatto, che forse avevo solo intravisto in qualche sogno da fanciullo.

La foto


Fu quel giorno, a causa del freddo intenso e di conseguenza della logistica di viaggio molto delicata, che scoprii l'inutilità dei filtri fotografici in questo ambiente. Provai a montare il polarizzatore, che dopo pochi minuti si ricoprì di cristalli di ghiaccio diventando inutilizzabile! Era l'ora blu, camminavo prima del sorgere del sole in questo labirinto di neve e ghiaccio. La luna bassa sull'orizzonte, enorme, proiettava ombre inquietanti e faceva quasi lampeggiare quelle candide sculture che sembravano trovarsi sotto un incantesimo. Avvicinandomi all'albero ricurvo posizionai il mio treppiede incorniciando quel mondo così vicino e così lontano allo stesso tempo, godendomi una delle esperienze più travolgenti della mia vita.



Per i più tecnici e curiosi ecco qualche dato:

  • Fotocamera: Canon 6D

  • Obiettivo: 16-35mm f/4 @ 33mm

  • Altro: treppiede

  • Tempo di scatto: 2.5

  • Diaframma: f/13

  • Sensibilità ISO: 200

Mancano 3 settimane e con i ragazzi tornerò lassù fra quelle creature, che ogni anno cambiano forma e sono pronte a raccontare una storia sempre diversa.

Giuro che conto i giorni, la Lapponia è veramente un viaggio del cuore e le sensazioni che si vivono lassù non si provano da nessun'altra parte al mondo! Avremo il piacere di esplorare in completa autonomia e libertà le foreste ghiacciate del grande nord, lasciandoci sorprendere come sempre. Un inizio anno senza Lapponia non riesco a immaginarmelo! Mi raccomando non perdetevi le prossime proposte di viaggio, saranno elettrizzanti! TUTTI I VIAGGI

Un saluto e alla prossima storia,

Andre

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1 Comment


galati.ro60
Mar 28

Carissimo Andrea, da qualche anno aspettavo di immergermi in queste foreste di..strane creature..bianche..di ...passeggiare tra di loro.. e di fare lunghe camminate nella neve lungo qualche corso d'acqua semighiacciato nel quale si "specchiano" cime innevate o semplicemente alberi bianchi..o magari qualche volatile tipico della Lapponia...finalmente spero di poter realizzare questo sogno...ancor di più dopo i tuoi racconti..un abbraccio e tantissimi auguri per una serena Santa Pasqua.

Rocco

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