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Macaroni!

Che nome singolare, non è vero? I pinguini della specie "macaroni" sono davvero straordinari.

Durante l'esplorazione Antartica del febbraio 2023 abbiamo avuto la fortuna di raggiungere anche l'incredibile Georgia del Sud, casa di centinaia di migliaia di pinguini. In totale, durante i nostri 20 giorni ai confini del mondo, abbiamo potuto avvistarne ben 7 specie (qui sotto le indico tutte e anche dove sono stati avvistate).

La Georgia del Sud
  • Pinguino di Adelia (Antartide)

  • Pinguino Gentoo (Antartide)

  • Pinguino Reale (Antartide e Georgia del Sud)

  • Pinguino Macaroni (Georgia del Sud)

  • Pinguino Chinstrap (Antartide)

  • Pinguino Rockhopper (Isole Falklands)

  • Pinguino di Magellano (Isole Falklands)


Una delle specie che ho trovato più curiosa e simpatica è sicuramente quella dei "Macaroni penguins"...e non solo per il loro buffo nome! Il nome "macaroni" pensate che si riferisce alle loro particolari piume arancioni. "Macaroni" era infatti uno slang inglese del diciottesimo secolo riferito a un uomo che si vestiva al di là dei dettami della moda (come nella canzone "Yankee Doodle Dandy"). Ecco qui sotto altri fatti singolari di questa specie, facendo riferimento a quanto ci è stato comunicato a bordo della nostra nave:


  • I pinguini macaroni possono viaggiare fino a 400km per trovare un sito di caccia!

  • Il loro nome scientifico è Eudyptes chrysolophus: "Eudyptes" in greco significa "buon subacqueo", mentre "chrysolophus" sta per "cresta dorata".

  • Come la maggior parte dei pinguini, i macaroni fanno la muta una volta all'anno per sostituire le piume consumate con delle nuove.

  • I nidi dei pinguini macaroni sono di solito poco più di una scalfittura nel terreno con occasionali pezzi di erba per rivestimento.

  • I macaroni sono i più grandi tra i pinguini crestati (ricordo con simpatia il mio primo incontro con i pinguini crestati del Fiordland, in Nuova Zelanda, che richiamano in effetti i parenti Macaroni!).

  • I pinguini macaroni si trovano principalmente nelle isole sub-antartiche, come le isole Falkland e Georgia del Sud da noi visitate.

La foto

Fotografare in questi luoghi non è per niente facile, a volte rappresenta quasi un'impresa.

Mare permettendo, ci è stato possibile scendere a terra diverse volte, per previ lassi di tempo di 2/3 ore in genere. In altri casi, sempre mare permettendo, un'escursione in zodiac ci consentiva di avvicinarci alla costa per osservare i paesaggi e la fauna in tutta la loro bellezza.

Qui mi trovavo su uno zodiac con alcuni dei partecipanti della prima Photo Expedition GVF in queste aree. Il mare era clemente ma non di certo calmo. La nostra guida aveva avvistato in lontananza parte di una colonia di Macaroni abbarbicata su una roccia...e con grande maestria era riuscita a farci avvicinare sufficientemente per poter realizzare qualche scatto prezioso. Difficile battezzare una lente prima di scendere dalla nave, era tutto così imprevedibile ogni singolo giorno! Avevo solo un corpo macchina con me, fedele alla mia "teoria minimalista" sul campo.

Da buon paesaggista avevo battezzato il 24-70 come lente, amante come sono dei grandi scenari e della fauna ambientata, una scelta rivelatasi azzeccata.

Gli esemplari erano bellissimi e si prestavano a un bel servizio fotografico, per niente disturbati dalla nostra presenza. Lo scenario mozzava il fiato: l'atmosfera era così drammatica, con un cielo cupo e quei picchi aguzzi sullo sfondo a fare da cornice. Un istante che porterò sempre con me.



Per i più tecnici e curiosi ecco qualche dato:

  • Fotocamera: Canon 5D MKIV

  • Obiettivo: 24-70mm f/4 @ 35mm

  • Tempo di scatto: 1/400

  • Diaframma: f/8

  • Sensibilità ISO: 800

Non perdetevi nessun aggiornamento, è probabile che in futuro torneremo a visitare queste terre estremamente remote con voi, per l'esperienza di una vita!

Tieni monitorati tutti gli eventi: TUTTI I VIAGGI Un saluto dal Sud America e alla prossima storia,

Andre

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