Oggi vi racconto di una tiepida serata nello Yosemite National Park, l’incredibile parco nazionale californiano reso celebre dai racconti di John Muir e dalle spettacolari fotografie del maestro Ansel Adams.
Tunnel View è una delle viste più conosciute e imperdibili, da godersi almeno una volta nella vita al tramonto. Le fotocamere e i treppiedi sono piazzati (così come qualche snack e una buona bottiglia di vino!), la vista della maestosa parete di El Capitan è impressionante, siamo pronti a lasciarci stupire. Spesso noi fotografi non esultiamo dinnanzi a un cielo terso, completamente senza nuvole, non conferisce tridimensionalità e atmosfera alle nostre fotografie…
Da lì a poco ci saremmo però accorti che quello sarebbe stato un ingrediente indispensabile per la nostra esperienza! Il sole man mano colora d’arancione quel muso roccioso alto un chilometro, per poi salutarci.
Con l'avvicinarsi del crepuscolo, l'oscurità si fa strada rapidamente e tutto si tinge di blu e nero.
Ed è allora che cominciamo a notare dei puntini luminosi in movimento sulla parete di El Capitan. Uno dopo l'altro, come se fossero stelle in una notte d'estate, gli scalatori iniziano la loro ascesa, i loro luccichii sono simili a luci danzanti nel buio.
Lentamente, la parete si anima di vita. Più il sole scompare con l'avanzare della notte, più chiaramente possiamo distinguere le sagome degli scalatori, coraggiosi e determinati, che si arrampicano verso la loro meta.
Che esperienza! "Ad un tratto sembrava quasi che qualcuno di loro avesse raggiunto il cielo stesso, poiché le prime stelle cominciavano a comparire sulla volta celeste, creando una connessione surreale tra terra e infinito.
E in quel momento, un'emozione profonda cominciava ad avvolgerci. Eravamo lì, nel buio del parco, testimoni silenziosi di un'impresa umana straordinaria che sembrava sfidare le leggi della gravità e del tempo. Gli scalatori, così piccoli eppure così audaci, sembravano fondersi con il cielo notturno, trasformandosi in stelle scintillanti che brillavano in un'altra dimensione. In quegli istanti ci sembrava di capire che in fondo anche
noi, con il nostro semplice stupore e la nostra ammirazione, eravamo parte di quel grande spettacolo celestiale, parte di un'esperienza che andava oltre i confini della realtà terrena.
Mentre le stelle continuavano a sorgere nell'oscurità, ci lasciavamo trasportare in quell'incanto, consapevoli che, in un modo o nell'altro, ognuno di noi sarà un giorno destinato a diventare una stella nel cielo infinito dell’esistenza".
Siamo stelle!
Consiglio lettura: "La mia prima estate sulla Sierra" di John Muir
Consiglio documentario: "Free solo", diretto da Jimmy Chin e Elizabeth Chai Vasarhelyi,
Consiglio libro fotografico: "Yosemite", di Ansel Adams
Un abbraccio e alla prossima,
Andre
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